Il nichilismo della società del rischio

Abstract

Negli ultimi decenni, la discussione sulla “società del rischio” ha ricevuto una notevole attenzione sia negli studi che tra il pubblico critico. Questo articolo esamina la società del rischio nei termini di una società-potere totalizzante di una soggettività sociale che cancella l'orizzonte del mondo e si dimostra nichilista nel suo potenziamento. La società, in quanto autocostituita, non solo segue il corso della modernità, che nella sua inesorabile deriva non arriva da nessuna parte, ma rischia anche, all'interno della sua stessa totalizzazione, di anticiparla. A questo proposito, discutiamo criticamente le nozioni di “modernizzazione riflessiva” di Ulrich Beck, di “modernità liquida” di Zygmunt Bauman e di “autoproduzione di sistemi sociali” di Niklas Luhmann. La “società del rischio” come “concetto operativo” presuppone l'apparato dell'ecosociologia, che collega l'eco-nomica, l'eco-logia e l'eco-tecnologia e ha assunto la funzione esecutiva del controllo, in modo che tutto abbia il potere di funzionare.