Vergogna e coscienza di sé: un dialogo tra Hegel e gli studi contemporanei sulle emozioni autocoscienti
Pubblicato 2023-06-01
Parole chiave
- Hegel,
- shame,
- emotion,
- self-consciousness,
- self-transformation
Come citare
Abstract
L'obiettivo di questo saggio è esaminare la nozione hegeliana di vergogna, come caso di studio per mostrare il ruolo fondamentale che questo sentimento, tradizionalmente concepito come “emozione negativa”, svolge in realtà nella vita del soggetto umano. Ricostruirò la concezione di Hegel della vergogna, partendo da alcuni paragrafi della Filosofia dello spirito soggettivo (§§ 401, 472), dove la vergogna è descritta come una forma di rabbia verso il proprio io, percepito come inadeguato. Infine, esaminerò alcuni passaggi dell'Enciclopedia Logica (§ 24) e dell'Estetica in cui Hegel sottolinea come il primo uomo, dopo aver preso coscienza della propria natura spirituale, diventa consapevole e si vergogna della propria nudità. Su questa base illustrerò perché per Hegel la vergogna è il luogo costitutivo dell'autocoscienza. Contestualmente, sosterrò che la comprensione della vergogna da parte di Hegel rivela una certa vicinanza agli studi psicologici più recenti che sottolineano l'importanza di questa “emozione autocosciente” nella formazione della soggettività e ne sottolineano la rilevanza rispetto alla conoscenza valutativa e al ragionamento morale del soggetto.