V. 42 N. 2 (2022): Nuove sfide nei processi di decisione
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Una questione di giustizia. L'opacità delle decisioni algoritmiche  e il compromesso tra  uniformità e discrezione nelle applicazioni legali dell'intelligenza artificiale

Sofia Bonicalzi
Università di Roma Tre

Pubblicato 2022-12-24

Parole chiave

  • justice,
  • opacity of algorithmic decision-making,
  • cognitive biases

Come citare

Una questione di giustizia. L’opacità delle decisioni algoritmiche  e il compromesso tra  uniformità e discrezione nelle applicazioni legali dell’intelligenza artificiale. (2022). Teoria. Rivista Di Filosofia, 42(2), 131-147. https://doi.org/10.4454/teoria.v42i2.161

Abstract

Negli ultimi anni, le decisioni su questioni di giustizia distributiva e retributiva sono state sempre più affidate a sistemi automatizzati (A.I.) e sono emerse progressivamente sfide etiche senza precedenti. Rispetto ai giudici umani, i sistemi basati sull'A.I. presentano, o potrebbero presentare in futuro, vantaggi concreti in termini di efficienza e uniformità delle prestazioni. Tuttavia, la ricerca dell'uniformità può avere anche dei costi non indifferenti. Questo articolo intende concentrarsi su una sfida specifica - il difficile compromesso tra uniformità e discrezionalità nelle applicazioni giudiziarie dell'intelligenza artificiale - sullo sfondo degli attuali dibattiti in filosofia, scienze cognitive e intelligenza artificiale. Sosterrò che eludere le peculiarità del ragionamento umano potrebbe avere effetti deleteri sull'equità dell'amministrazione della giustizia. Ciò avviene in particolare quando l'enfasi sull'uniformità porta all'eliminazione di standard ragionevoli di discrezionalità, compresa la capacità di aggirare le regole quando le circostanze lo richiedono.