L'esternalizzazione dei processi di decisione nella società postindustriale. Vilem Flusser e il funzionario nell’apparato

Abstract

L'obiettivo di questo articolo è leggere la presenza sempre più invasiva e trasformativa (a livello sociale e individuale) dell'intelligenza artificiale e degli algoritmi nei processi decisionali alla luce del concetto di apparato sviluppato dal filosofo ceco Vilém Flusser (1920-1991). Questo articolo ha una duplice natura, storica e teorica. Da un lato, offre un contributo alla ricostruzione del concetto di apparato prendendo in considerazione alcune delle opere più note di Flusser, Pós-História (1983), Fur eine Philosophie der Fotografie (1983) e Ins Universum der technischen Bilder (1985). D'altro canto, propone di utilizzare le categorie di Flusser per interpretare alcuni fenomeni emergenti della società postindustriale come forme di esternalizzazione dei processi decisionali. Quest'ultimo comporta una crescente deresponsabilizzazione degli agenti morali ed è un fenomeno che, a livello antropologico, può essere inquadrato ricorrendo alla nozione di “funzionale”. Tuttavia, secondo Flusser, un processo decisionale libero ed esistenzialmente significativo è possibile anche nel mondo degli apparati, data la capacità di astrazione specificamente umana.