V. 42 N. 2 (2022): Nuove sfide nei processi di decisione
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Decisioni difficili in situazioni non chiare. Avere a che fare con l'incertezza epistemica ed etica nei disturbi della coscienza

Federico Zilio
Università di Padova

Pubblicato 2022-12-24

Parole chiave

  • epistemic uncertainty,
  • ethical uncertainty,
  • disorders of consciousness,
  • consciousness,
  • clinical decision-making

Come citare

Decisioni difficili in situazioni non chiare. Avere a che fare con l’incertezza epistemica ed etica nei disturbi della coscienza. (2022). Teoria. Rivista Di Filosofia, 42(2), 67-80. https://doi.org/10.4454/teoria.v42i2.157

Abstract

I disturbi della coscienza (DoC) sono caratterizzati da una perdita compromessa o completa della consapevolezza di sé e dell'ambiente. Non è facile valutare il livello di coscienza delle persone affette da DoC; ci possono essere casi di consapevolezza nascosta, cioè di persone che manifestano una completa non reattività comportamentale ma conservano un certo grado di coscienza. Ciò rende urgente la ricerca di marcatori neuronali della coscienza nei soggetti con DoC e il miglioramento e la diffusione di tecnologie innovative di neuroimaging un imperativo morale. La neuroetica, considerata qui come una branca speciale dell'etica clinica, dovrebbe occuparsi delle implicazioni etiche di queste neurotecnologie e dell'incertezza intrinseca della diagnosi e della prognosi sui disturbi della coscienza, con un'attenzione particolare al modo in cui queste questioni influenzano il processo decisionale clinico. L'incertezza epistemica che emerge da questi problemi è profondamente intrecciata con l'incertezza etica, soprattutto quando si tratta di decisioni cliniche che possono portare alla morte di persone i cui stati di coscienza (e desideri) non sono del tutto chiari. Suggerirò la necessità di una prudenza epistemica ed etica, attraverso la formulazione di un equilibrio tra i due principi del rischio induttivo proposti da L. Syd M Johnson. Di conseguenza, il riconoscimento dell'incertezza intrinseca nel campo dei disturbi della coscienza potrebbe migliorare gli atteggiamenti clinici ed etici, evitando decisioni affrettate di fine vita e casi di errata interpretazione e manipolazione nella comunicazione medico-familiare.