Deissi, evoluzione, intersoggettività. Il tema del corpo nella fenomenologia antropologica di Hans Blumenberg

Abstract

Il saggio delinea gli strumenti concettuali necessari per inquadrare la posizione trascendentale secondo la fenomenologia antropologica di Blumenberg. Il punto di partenza dell'analisi coincide con il ruolo centrale che il corpo umano e l'intersoggettività rivestono nel tentativo di Blumenberg di forzare la fenomenologia di Husserl verso una radicalizzazione - intesa come naturalizzazione - della posizione trascendentale. Il nucleo teorico dell'argomentazione di Blumenberg consiste in una rivalutazione filosofica della biologia evolutiva, che porta a interpretare la ragione umana e la sua funzione come un sottoprodotto dell'evoluzione dell'Homo sapiens. Gli sforzi di Blumenberg per una fondazione antropologica della fenomenologia, tuttavia, non comportano un abbandono della posizione trascendentale: un tale risultato implicherebbe, infatti, l'autodistruzione della filosofia come impresa teorica. In questo contesto, vale la pena di prendere in considerazione la deixis, cioè l'atto di indicare un oggetto di fronte a un interlocutore; la deixis rivela una struttura peculiare dell'incontro intersoggettivo con il mondo sensibile e, allo stesso tempo, testimonia che il dominio logico degli indicali appartiene a una sfera che non può essere ridotta al mondo naturale. Questo peculiare intreccio tra trascendentale ed empirico costituisce proprio il modo paradossale di articolare fenomenologicamente la questione del fondamento trascendentale. Il saggio si conclude facendo riferimento alla teoria dei sistemi di Luhmann, che offre argomenti fruttuosi per comprendere l'inevitabilità del paradosso quando il fondamento fenomenologico si trova nel contesto attuale.