Regioni del corpo o ragioni dello spirito? L'attualità della critica hegeliana alla fisiognomica e alla craniologia
Pubblicato 2021-06-25
Parole chiave
- Hegel,
- Physiognomy,
- Craniology,
- Embodiment,
- Free will
Come citare
Abstract
Questo lavoro indaga le obiezioni di Hegel alla teoria fisiognomica di J.K. Lavater e all'organologia di F.J. Gall come motivo di riflessione sugli esiti riduzionistici e deterministici di alcuni neuroscienziati e filosofi della mente contemporanei, i quali ritengono che "noi siamo il nostro corpo" e, in particolare, il nostro cervello. Secondo il filosofo, la fisiognomica e la craniologia rappresentano l'esito estremo del cosiddetto metodo osservativo, che non riesce a comprendere la complessità psichica del soggetto e non rende pienamente conto del libero arbitrio. Anche se Hegel mise sempre in relazione la sua teoria della mente con i dati empirici delle scienze naturali, le sue osservazioni su questo tema possono assumere una rilevanza teorica per il dibattito contemporaneo, in quanto evidenziano che i dati sperimentali sul funzionamento del cervello, pur essendo essenziali, non rendono pienamente conto della struttura della soggettività come attività di autodeterminazione.